I dieci comandamenti del nuovo padrone

PRIMO COMANDAMENTO Porterai con te vitto e coperta Per evitare disturbi digestivi dovuti a un brusco cambiamento di alimentazione o rischiare di veder rifiutare i nuovi cibi proposti, è consigliabile, per effettuare una transizione graduale della durata di alcuni giorni, chiedere all'allevatore dei campioni degli alimenti abitualmente somministrati. Quanto alla coperta, talvolta permette di portar via l'odore della cucciolata e della madre e, così, rassicurare l"'orfano"! SECONDO COMANDAMENTO Eliminerai gli oggetti potenzialmente pericolosi I fili elettrici, I piccoli oggetti che si masticano e si inghiottono, come fermagli, puntine da disegno, monete e, soprattutto, i capi di vestiario dl lana attirano molto i cuccioli. Piuttosto che rimproverare, e meglio prevenire ed evitare le tentazioni... TERZO COMANDAMENTO Mi introdurrai discretamente a casa tua Anche se la gioia è grande, se questo momento è stato molto atteso da tutti, non è il caso di convocare, all'arrivo del gattino, amici e vicinato. Il piccolo subisce già lo stress della separazione dalla madre e dal resto della cucciolata. Farà ben volentieri a meno di passare di mano in mano, di udire esclamazioni e di subire eccessive manifestazioni d'affetto! Simili "aggressioni", anche se gli umani non le considerano tali, rischiano di segnarlo per sempre, rendendolo pauroso da grande. QUARTO COMANDAMENTO Mi darai un luogo dove vivere, dormire, fare i miei bisogni tranquillamente Una stanza calma, con esclusione tuttavia della cucina, sarà assegnata nei primi giorni al nuovo arrivato. Vi sarà installato un "angolo privato", eventualmente costituito da un semplice scatolone di cartone appoggiato su un fianco. Vi si porrà una coperta e, se fa freddo, una borsa dell'acqua calda creerà un'atmosfera propizia al sonno. All'occorrenza, una sveglia dal confortante tic tac aumenterà la sensazione di comfort. Ad un'altra estremità della stanza saranno posti la ciotola della pappa e quella dell'acqua; in un terzo angolo la lettiera per gli escrementi. QUINTO COMANDAMENTO Provvederai sempre a farmi bere e mangiare Un gattino mangia "sempre", cioè da 8 a 10 volte al giorno. La sua ciotola deve dunque essere correttamente rifornita. Un giovane beve più di un adulto e tende a rovesciare il recipiente, di cui bisogna dunque verificare continuamente il contenuto. SESTO COMANDAMENTO Eviterai scrupolosamente i rumori e le irruzioni intempestive Il cucciolo deve scoprire tutto, e tutto lo spaventa. E indispensabile prevedere le sue reazioni quando si fa qualcosa vicino a lui. In compenso, un eccesso di prudenza lo renderebbe pauroso o aggressivo e lo indurrebbe a rimanere sempre in guardia... Non si tratta di far crescere il gattino in un bozzolo: deve progressivamente entrare in contatto con gli elementi della sua nuova vita, anche se sono rumorosi o fastidiosi. SETTIMO COMANDAMENTO Mi spazzolerai, pettinerai, laverai, controllerai i miei orifiz4 taglierai le mie unghie Benché, dal punto di vista della stretta igiene, tutte queste cure non siano assolutamente necessarie, danno al gattino l'abitudine a subire le volontà del suo padrone. Si tratta di "esercizi di ammorbidimento del carattere", di "ginnastica sociale": una volta adulto, il gatto sarà docile e, se necessario, si potrà curano, prendergli la temperatura o somministrargli una compressa senza che ciò si trasformi in una prova di forza. Gli animali presentati ai concorsi dagli allevatori sono abituati a questa "ginnastica sociale" fin dalla più tenera età; ciò non impedisce che abbiano la loro personalità, ma si dimostrano rilassati quando devono essere manipolati. Questi esercizi preparano, infine, al rispetto della gerarchia nel rapporto uomo-felino, permettendo di risolvere numerosi problemi di comportamento. OTTAVO COMANDAMENTO Mi lascerai placidamente prendere possesso della casa e dei suoi ritmi E necessario che il cucciolo veda il proprio spazio vitale aprirsi di giorno in giorno, ma le stanze proibite devono essere tali da subito. Nulla è più difficile che rifiutare oggi ciò che è stato permesso ieri. Parimenti i ritmi di vita non saranno modificati all'arrivo del gattino. Prendere un paio di giorni di ferie per accoglierlo è sufficiente, di più sarebbe un errore: non potrebbe più accettare la solitudine dopo aver avuto troppa compagnia per qualche giorno. Non potrebbe più dormire da solo dopo aver goduto del letto dei suoi padroni. Non potrebbe più mangiare solo e per terra dopo essere stato accettato sulla tavola... NONO COMANDAMENTO Mi abituerai poco alla volta alle caratteristiche della vita moderna Benché non sia indispensabile ("il gatto non è un piccolo cane"), è possibile proporre al gattino delle passeggiate in strade tranquille in momenti di calma. Le prime uscite in macchina, brevi, non saranno mai spiacevoli. Se il cucciolo ha la nausea o se si agita, il viaggio diventerà una punizione invece di essere una festa, e sarà molto difficile, addirittura impossibile, convincerlo del contrario. Per queste esperienze, la protezione garantita dal cestino è generalmente rassicurante. DECIMO COMANDAMENTO Dopo la prima settimana mi porterai dal mio dottore Il veterinario esamina allora il gattino e valuta con il padrone i problemi sanitari ed educativi. Nei primissimi giorni, infatti, tutto è nuovo, tutto è bello e il proprietario novizio ascolta poco i consigli. Ma, in capo a otto giorni, sono sorte diverse domande, le difficoltà cominciano a prendere forma, il gattino mostra già le proprie potenzialità. Il "messaggio" viene allora recepito molto meglio... Se bisogna praticare un vaccino o somministrare un vermifugo, la fase di acclimatazione è terminata. Tuttavia se sopravvengono sintomi allarmanti, questa visita al veterinario deve essere anticipata; da un lato il cucciolo è molto delicato e dall'altro, da un punto di vista strettamente materiale, le garanzie fornite dall'allevatore sono valide solo per un periodo molto breve.

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Settembre